Psicologo - Psicoterapeuta
- Ordine appartenenza: Calabria Iscrizione all'albo numero: 894
- Indirizzo Psicoterapico: Orientamento sistemico relazionale Disponibilità: Momentaneamente non disponibile
- Consulenze: Psicoterapia di coppia, Psicoterapia individuale dell'adulto, Psicoterapia dell'adolescente, Psicologia del bambino (genitorialità), Sostegno ai familiari di pazienti psichiatrici, Sessualità, Coming out, Consulenza pazienti protesizzati
Nata a Nuoro il
14.07.1978
Laureata nel 2003 in
Psicologia con indirizzo Psicologia Clinica e di Comunità c/o l’Università
degli Studi “La Sapienza”, Roma con la votazione 110/110 e Lode.
Tesi di ricerca
sullo sviluppo delle rappresentazioni mentali genitoriali in coppie
all’esperienza di primo figlio.
Iscrizione all’Albo
degli Psicologi della Calabria al numero 894.Specializzata in Psicoterapia ad
orientamento Sistemico Relazionale c/o la Scuola Romana di Psicoterapia
Familiare, sede di Crotone. La mia formazione universitaria, prettamente
psicodinamica, si è coniugata con l’opportunità di sperimentare nella pratica
clinica la teoria dell’attaccamento per i progetti di ricerca in Facoltà.
Dal 2004 al 2005 ho
collaborato infatti, con la Cattedra di Psicodinamica dello Sviluppo e della
Relazioni Familiari della Prof. Ssa Renata Tambelli, all’interno di un progetto
di ricerca di Facoltà concernente l’influenza delle rappresentazioni mentali dei
genitori sullo stile di attaccamento del bambino, all’età di un anno, messa a
punto attraverso la procedura della Strange Situation.
Nell' ambito di tale
progetto di ricerca ho partecipato al Training per la somministrazione e
decodificazione dell’ AAI (Adult Attachment Interview) condotto dal Prof Nino
Dazzi (Università “La Sapienza”) e dalla Prof.ssa Deborah Jacobvitz (University
of Texas, U.S.A.) c/o la Libera Università Maria Assunta (LUMSA) in Roma.
L’AAI è uno
strumento utilizzato nell’ambito della ricerca e della psicodiagnosi, per la
valutazione dell’attaccamento adulto e si rivela estremamente utile in ambito
preventivo, soprattutto per la valutazione delle funzioni genitoriali e la
prevenzione del rischio di abuso e maltrattamento infantile.Nel 2004 ho
frequentato un Master in Psicodiagnostica c/o l’IAF (Istituto Alta Formazione),
con il conseguimento del relativo attestato che abilita alla somministrazione e
alla codifica dei principali reattivi diagnostici (WAIS, WISCH, CAT, TAT, Test
grafici; MMPI-2 ed
MMPI-A).Contemporaneamente, ho completato la mia formazione post laurea,
svolgendo il
tirocinio teorico pratico della durata di un anno, in aree della psicologia
clinica e dello sviluppo c/o il Consultorio Familiare, ASL ROMA C, via Casilina
711, Roma. La
supervisione di un
tutor di orientamento sistemico, ha permesso di scegliere la scuola di
specializzazione
più affine alle mie
caratteristiche di personalità, alle mie aspirazioni e ai successivi ambiti di
intervento.
Ho frequentato fino
al 2008 la Scuola Romana di Psicoterapia Familiare (SRPF) retta dal prof.
Carmine Saccu, presso la sede di Crotone, trovando nella duttilità e nella
complessità del modello sistemico il mio personale modus operandi da
psicoterapeuta.
Mi sono diplomata ad
aprile 2009 con la votazione di 60/60 e lode, con una tesi sullo svincolo nelle
famiglie adottive con figli adolescenti, dopo aver espletato il tirocinio c/o
Consultorio Familiare San Marco di Reggio Calabria e il CSM di Crotone.Ad agosto
2008 ho effettuato un mese di volontariato c/o l’ASL di Trieste con
assegnazione al CSM di Domio, per verificare il modello Basagliano e l’applicazione della 180 a 30 anni dalla
sua promulgazione. L’esperienza formativa ed umana è stata estremamente
arricchente e mi ha permesso di mantenere vivo un dialogo e un confronto con i
più importanti rappresentanti della salute mentale in Italia (cfr. Peppe
dell’Acqua) e la partecipazione a febbraio 2010
al Convegno Internazionale sulla Salute Mentale, tenutosi a Trieste.La
mia attività professionale inizia nel 2005 c/o il Centro per Minori “Giovani
Domani”, sito sul territorio della periferia sud di Reggio Calabria. Ad oggi vi
collaboro con mansioni di coordinamento e supervisione del gruppo di lavoro,
attività di consulenza e sostegno per le famiglie del territorio. Il lavoro
territoriale comporta una continua sinergia e confronto con i Servizi Sociali
del Comune e con il Tribunale dei Minorenni del Comune di Reggio Calabria.Dal
2008 svolgo mansioni di psicologa c/o il Consorzio Sociale GOEL per la
Residenza Psichiatrica ad alta intensità assistenziale e ad elevata
integrazione sanitaria, sita a Siderno, in convenzione con l’Asp di Reggio
Calabria.
Le mansioni
ricoperte sono di attività di consulenza e sostegno psicologico, formazione al
gruppo educatori.
Nel corso degli anni
mi sono occupata di formazione agli insegnanti, agli operatori sociali e agli
studenti promuovendo abilità e competenze di didattica attiva e dinamiche di
gruppo.
Il mondo dei minori
e il mondo della psichiatria sono nel mio percorso formativo i campi operativi
dove la mia professionalità, in termini di conoscenze e competenze specifiche,
e la mia personalità, nei termini di attitudine e interessi, hanno trovato applicazione,
fornendomi una lettura complessa della realtà e del disagio psichico.
Dal 2014 sono
Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minori di Reggio Calabria.Esercito
la libera professione di psicoterapeuta.
Sono una terapeuta
di orientamento sistemico relazionale, movimento che ha origine negli anni 50 a
Palo Alto in California a partire dalla teoria dei tipi logici di B. Russell,
dalla teoria dei sistemi del biologo austriaco L. von Bertalanffy e dalla teoria
del doppio legame di Gregory Bateson.
Muovendo dal
concetto di base secondo cui tutto è comunicazione, anche l’apparente non
comunicazione, si configura presto come modello originale e innovativo in
ambito clinico a partire dagli anni ’50. Tale approccio, inizialmente nato per
contrapporsi alle psicoterapie ad indirizzo psicodinamico e a quelle di
derivazione comportamentista, fino ad allora predominanti, ha introdotto
significativi mutamenti, una teoria della tecnica profondamente innovativa e
soprattutto un modo nuovo di pensare ed intendere sia la psicopatologia sia il
processo terapeutico.
Nella mia formazione
tutto questo si traduce nell'osservare la persona all'interno delle sue
relazioni significative, delineando un contesto in cui il sintomo portato da un
singolo componente diventa, per il terapeuta, il campanello d’allarme di un
sistema di comunicazione familiare disfunzionale.